Comunicazioni della Presidenza
IL PAESE CHE VA AL ROVESCIO E LA VERGOGNA
16 settembre 2016L’ANPCI esterrefatta, fa propria la nota del Sindaco di Inverno e Monteleone, Enrico Vignati, referente ANPCI Pavia e componente del Direttivo Nazionale “ Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia”
Grazie Biglio.
“Sono profondamente indignato da ciò che i media stanno mandando in onda tentando di spiegare le cause di questo terremoto e soprattutto indicandone i colpevoli con processi in diretta. Per un Sindaco che si trova ad affrontare una situazione simile mettendo in campo tutte le sue energie e sempre sotto i riflettori delle televisioni sarebbe necessaria non solo comprensione ma, e soprattutto, poter lavorare con serenità. L'amico e collega Sergio Pirozzi si trova invece sul banco degli imputati per il crollo della scuola, i fondi che non avrebbe utilizzato, ecc. Tutto ciò è semplicemente vergognoso, soprattutto se queste esternazioni oltre che dai soliti parolai di professione vengono dalla bocca di parlamentari, come accaduto ieri sera durante la trasmissione condotta da Belpietro su Rete 4. La colpa, come al solito, è dei Sindaci che non sanno fare il loro lavoro e che quindi devono essere perseguiti! Per poi proseguire, sempre con membri dell'attuale governo, dicendo che con il decreto salva scuola era stata data una mano, e che il nuovo codice degli appalti eviterà la presenza di aziende poco raccomandabili . Vergogna, Vergogna, Vergogna! Quale colpa può avere il Sindaco su un'eventuale mancanza da parte di chi ha ristrutturato la scuola, manco l'avesse progettata lui. E dove sono tutti i soldi messi a disposizione dal Governo per la sistemazione degli edifici scolastici? I comuni che quest'anno hanno aderito al decreto salva scuola, mettendo in campo i propri avanzi di amministrazioni senza compartecipazione da parte dello Stato, si sono visti tagliare gli importi dei loro progetti del 55%. In buona sostanza anzichè mettere in sicurezza un edificio ci si deve limitare a metterne solo il 45%. !
Sono stanco di vedere politici che si aggirano tra le macerie e una volta fatta la loro presenza e ripulitesi le scarpe dalla polvere ritornano ad occuparsi di cose che poco riguardano il territorio ed i cittadini, lasciando sulle spalle degli amministratori locali il fardello della ricostruzione, del ritorno alla normalità. In tutti questi anni questi signori si sono occupati di più della riforma della legge elettorale che delle problematiche idrogeologiche e sismiche del Paese e dei suoi cittadini, buoni questi ultimi solo in campagna elettorale. Nella Nazione degli enti inutili non si riesce a creare un organismo che segua queste problematiche, che sia di supporto serio agli amministratori locali e che intervenga direttamente; non basta creare dei regolamenti serve qualcuno che questi regolamenti li faccia mettere in pratica, stando vicino agli amministratori e portando ognuno la propria competenza. Non voglio fare demagogia ricordando che in Emilia ed in Umbria la gente sta ancora vivendo nei container, ma questa situazione è quella che si prospetterà ai sopravvissuti di questa ennesima tragedia, in quanto spenti i riflettori tutto tornerà come prima. Chiedo però il rispetto per tutti quegli amministratori locali (compresi quelli dei piccoli Comuni) che si impegnano per far si che qualcosa possa cambiare; qualcuno ascolti la nostra voce, la voce di chi vive quotidianamente e fisicamente il territorio che amministra. Prima di pensare a cambiare la Costituzione cerchiamo di salvare il Paese in cui questa poi dovrà essere messa in atto, in caso contrario sarebbe come scrivere parole sulla sabbia”.
Enrico Vignati
Grazie Biglio.
“Sono profondamente indignato da ciò che i media stanno mandando in onda tentando di spiegare le cause di questo terremoto e soprattutto indicandone i colpevoli con processi in diretta. Per un Sindaco che si trova ad affrontare una situazione simile mettendo in campo tutte le sue energie e sempre sotto i riflettori delle televisioni sarebbe necessaria non solo comprensione ma, e soprattutto, poter lavorare con serenità. L'amico e collega Sergio Pirozzi si trova invece sul banco degli imputati per il crollo della scuola, i fondi che non avrebbe utilizzato, ecc. Tutto ciò è semplicemente vergognoso, soprattutto se queste esternazioni oltre che dai soliti parolai di professione vengono dalla bocca di parlamentari, come accaduto ieri sera durante la trasmissione condotta da Belpietro su Rete 4. La colpa, come al solito, è dei Sindaci che non sanno fare il loro lavoro e che quindi devono essere perseguiti! Per poi proseguire, sempre con membri dell'attuale governo, dicendo che con il decreto salva scuola era stata data una mano, e che il nuovo codice degli appalti eviterà la presenza di aziende poco raccomandabili . Vergogna, Vergogna, Vergogna! Quale colpa può avere il Sindaco su un'eventuale mancanza da parte di chi ha ristrutturato la scuola, manco l'avesse progettata lui. E dove sono tutti i soldi messi a disposizione dal Governo per la sistemazione degli edifici scolastici? I comuni che quest'anno hanno aderito al decreto salva scuola, mettendo in campo i propri avanzi di amministrazioni senza compartecipazione da parte dello Stato, si sono visti tagliare gli importi dei loro progetti del 55%. In buona sostanza anzichè mettere in sicurezza un edificio ci si deve limitare a metterne solo il 45%. !
Sono stanco di vedere politici che si aggirano tra le macerie e una volta fatta la loro presenza e ripulitesi le scarpe dalla polvere ritornano ad occuparsi di cose che poco riguardano il territorio ed i cittadini, lasciando sulle spalle degli amministratori locali il fardello della ricostruzione, del ritorno alla normalità. In tutti questi anni questi signori si sono occupati di più della riforma della legge elettorale che delle problematiche idrogeologiche e sismiche del Paese e dei suoi cittadini, buoni questi ultimi solo in campagna elettorale. Nella Nazione degli enti inutili non si riesce a creare un organismo che segua queste problematiche, che sia di supporto serio agli amministratori locali e che intervenga direttamente; non basta creare dei regolamenti serve qualcuno che questi regolamenti li faccia mettere in pratica, stando vicino agli amministratori e portando ognuno la propria competenza. Non voglio fare demagogia ricordando che in Emilia ed in Umbria la gente sta ancora vivendo nei container, ma questa situazione è quella che si prospetterà ai sopravvissuti di questa ennesima tragedia, in quanto spenti i riflettori tutto tornerà come prima. Chiedo però il rispetto per tutti quegli amministratori locali (compresi quelli dei piccoli Comuni) che si impegnano per far si che qualcosa possa cambiare; qualcuno ascolti la nostra voce, la voce di chi vive quotidianamente e fisicamente il territorio che amministra. Prima di pensare a cambiare la Costituzione cerchiamo di salvare il Paese in cui questa poi dovrà essere messa in atto, in caso contrario sarebbe come scrivere parole sulla sabbia”.
Enrico Vignati