Comunicazioni della Presidenza
COMUNICATO DIRETTIVO NAZIONALE ANPCI 25 NOVEMBRE 2016
2 dicembre 2016Il Dott. Riccardo Bizzarri Sindaco di Masi e componente del Direttivo Nazionale dell'ANPCI ha riferito su indicazione della Presidente Nazionale Anpci Franca Biglio in ordine alla situazione del contenzioso pendente davanti al Giudice amministrativo relativamente alla chiusura degli uffici postali da parte di Poste Italiane.
Al Direttivo nazionale del 25 novembre 2016 sono intervenuti anche, su invito gli Avvocati Gianfranco Berti e Sarah Pantanali di Ferrara, che hanno seguito, per il Comune di Masi Torello il contenzioso giudiziario.
Gli Avvocati Berti e Pantanali hanno precisato che, per quanto di loro competenza, gli uffici postali oggetto dei provvedimenti di chiusura da parte di Poste Italiane sono stati mantenuti sempre aperti e sono tuttora funzionanti in seguito, da ultimo, a pronuncia cautelare del Consiglio di Stato e in attesa del giudizio di merito.
Il Comune di Masi Torello assistito dagli Avvocati Berti e Pantanali in contenzioso hanno adottato la linea difensiva per la quale, in attuazione della normativa nazionale e comunitaria, Poste Italiane è obbligata ad assicurare l’erogazione del servizio cd. universale in tutti i punti del territorio, secondo i criteri di cui al d.m. del 7/10/2008 basati su parametri riferiti alle distanze esistenti in concreto tra i diversi punti di accesso; e al fatto che la raccolta, lo smistamento, il trasporto, la distribuzione degli invii postali, nonchè la realizzazione e l’esercizio della rete postale pubblica, costituiscono attività di preminente interesse generale.
In riferimento alla causa Masi Torello/Poste Italiane Spa il Consiglio di Stato, pur escludendo automatismi collegati a mere misurazioni chilometriche, ha chiarito che i criteri sulla distanza devono essere considerati con estrema attenzione: la chiusura di ogni ufficio deve essere sorretta da una specifica motivazione riguardante la situazione concreta dei territori interessati, senza privilegiare l’aspetto del contenimento dei costi e dell’equilibrio economico di Poste Italiane S.p.A..
Appare perciò essenziale che l’apertura alla concorrenza del mercato postale si concili con la effettiva fornitura del “servizio universale” ai cittadini, e, soprattutto, che tale servizio non diventi, attraverso riduzione di orari, riduzione di prestazioni, ecc., un contenitore sostanzialmente vuoto.
L’adempimento degli obblighi della società concessionaria riguardanti il servizio pubblico è il presupposto essenziale della concessione stessa: Poste Italiane, non solo con il contributo statale, ma con i proventi della sua libera attività di mercato, deve procurarsi i mezzi per assicurare il servizio pubblico e il raggiungimento degli obiettivi di coesione sociale, economica e territoriale.
Nel corso della seduta sono stati affrontati i seguenti temi:
a) valutazione dello stato degli uffici postali nei piccoli Comuni d'Italia;
b) problemi connessi alla chiusura degli uffici postali con particolare riferimento ai criteri di distribuzione degli uffici postali sul territorio stabiliti dalla legge;
c) gravi disagi della popolazione collegati alla consegna a singhiozzo della posta, alla riduzione dei giorni e degli orari di apertura degli uffici postali. Con riferimento a quest'ultimo aspetto sono stati valutati il possibile mancato rispetto da parte di Poste Italiane (quale concessionaria del servizio pubblico) degli obblighi connessi al servizio postale universale e le relative conseguenze: mancato rispetto degli obblighi di legge e di quelli che derivano dal contratto con l'Autorità concedente; responsabilità correlata alle modalità di utilizzo del contributo statale ricevuto da Poste Italiane per l'erogazione del servizio postale universale;
d) art. 9 del disegno di legge n. 2541.
Va da sè che il risultato ottenuto dal Comune di Masi Torello anche con il fondamentale appoggio dell'ANPCI e della Sua instancabile Presidente Franca Biglio è di grandissima importanza per tutti i piccoli comuni colpiti dalla scure del piano di ri-ordino di Poste Italiane.
Non perdiamoci d'animo, studiamo, lottiamo e non diamoci mai per vinti!
Roma, 30/11/2016
Franca Biglio
Al Direttivo nazionale del 25 novembre 2016 sono intervenuti anche, su invito gli Avvocati Gianfranco Berti e Sarah Pantanali di Ferrara, che hanno seguito, per il Comune di Masi Torello il contenzioso giudiziario.
Gli Avvocati Berti e Pantanali hanno precisato che, per quanto di loro competenza, gli uffici postali oggetto dei provvedimenti di chiusura da parte di Poste Italiane sono stati mantenuti sempre aperti e sono tuttora funzionanti in seguito, da ultimo, a pronuncia cautelare del Consiglio di Stato e in attesa del giudizio di merito.
Il Comune di Masi Torello assistito dagli Avvocati Berti e Pantanali in contenzioso hanno adottato la linea difensiva per la quale, in attuazione della normativa nazionale e comunitaria, Poste Italiane è obbligata ad assicurare l’erogazione del servizio cd. universale in tutti i punti del territorio, secondo i criteri di cui al d.m. del 7/10/2008 basati su parametri riferiti alle distanze esistenti in concreto tra i diversi punti di accesso; e al fatto che la raccolta, lo smistamento, il trasporto, la distribuzione degli invii postali, nonchè la realizzazione e l’esercizio della rete postale pubblica, costituiscono attività di preminente interesse generale.
In riferimento alla causa Masi Torello/Poste Italiane Spa il Consiglio di Stato, pur escludendo automatismi collegati a mere misurazioni chilometriche, ha chiarito che i criteri sulla distanza devono essere considerati con estrema attenzione: la chiusura di ogni ufficio deve essere sorretta da una specifica motivazione riguardante la situazione concreta dei territori interessati, senza privilegiare l’aspetto del contenimento dei costi e dell’equilibrio economico di Poste Italiane S.p.A..
Appare perciò essenziale che l’apertura alla concorrenza del mercato postale si concili con la effettiva fornitura del “servizio universale” ai cittadini, e, soprattutto, che tale servizio non diventi, attraverso riduzione di orari, riduzione di prestazioni, ecc., un contenitore sostanzialmente vuoto.
L’adempimento degli obblighi della società concessionaria riguardanti il servizio pubblico è il presupposto essenziale della concessione stessa: Poste Italiane, non solo con il contributo statale, ma con i proventi della sua libera attività di mercato, deve procurarsi i mezzi per assicurare il servizio pubblico e il raggiungimento degli obiettivi di coesione sociale, economica e territoriale.
Nel corso della seduta sono stati affrontati i seguenti temi:
a) valutazione dello stato degli uffici postali nei piccoli Comuni d'Italia;
b) problemi connessi alla chiusura degli uffici postali con particolare riferimento ai criteri di distribuzione degli uffici postali sul territorio stabiliti dalla legge;
c) gravi disagi della popolazione collegati alla consegna a singhiozzo della posta, alla riduzione dei giorni e degli orari di apertura degli uffici postali. Con riferimento a quest'ultimo aspetto sono stati valutati il possibile mancato rispetto da parte di Poste Italiane (quale concessionaria del servizio pubblico) degli obblighi connessi al servizio postale universale e le relative conseguenze: mancato rispetto degli obblighi di legge e di quelli che derivano dal contratto con l'Autorità concedente; responsabilità correlata alle modalità di utilizzo del contributo statale ricevuto da Poste Italiane per l'erogazione del servizio postale universale;
d) art. 9 del disegno di legge n. 2541.
Va da sè che il risultato ottenuto dal Comune di Masi Torello anche con il fondamentale appoggio dell'ANPCI e della Sua instancabile Presidente Franca Biglio è di grandissima importanza per tutti i piccoli comuni colpiti dalla scure del piano di ri-ordino di Poste Italiane.
Non perdiamoci d'animo, studiamo, lottiamo e non diamoci mai per vinti!
Roma, 30/11/2016
Franca Biglio