Comunicazioni dalle regioni
Basilicata. Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'appello del referente regionle Anpci sullo Statuto dell'Unione Lagonegrese e a voler approfondire le ragioni sulle scelte operate
13 maggio 2015Oggetto: note sulla costituenda Unione dei Comuni del Lagonegrese.
Faccio seguito alla lettura dello Statuto della nuova Unione di Comuni “Unione Lucana del Lagonegrese-Mercure,Noce,Sinni” per formalizzare le osservazioni e le riflessioni che il documento mi ha suggerito.
Innanzitutto non si può non evidenziare la mancanza di dibattito e di riflessioni su un documento così importante e delicato, io direi epocale per le nostre comunità. L’auspicio è che, per quanto ancora possibile, si provvederà a recuperare questa grave inadempienza.
Nel mentre il governo nazionale ci ripensa e rinvia tutto al prossimo 31.12.2015 e la legge regionale si impaluda in commissione, i “nostri Sindaci” accelerano sull’atto che, secondo il parere dell’Anpci, è l’anticamera della perdita dell’autonomia e dell’identità dei comuni più piccoli.
Recenti dati Istat hanno dimostrato che nei comuni con popolazione fino ai 5000 abitanti il costo dei servizi è il più basso mentre superati i 15.000 abitanti lievita notevolmente. Allora perchè si continua a mentire continuando a dire che la prima ragione per cui è conveniente mettersi insieme è per ottenere riduzione della spesa? Anche il ministero dell’economia si sta rendendo conto che le Unioni provocano aumento della spesa pubblica per cui è il caso di rivedere le norme emanate fin qui dai vari governi. La stessa Corte dei Conti denuncia il flop delle unioni che anzichè generare risparmi generano costi aggiuntivi....
>> continua a leggere il documento allegato
Faccio seguito alla lettura dello Statuto della nuova Unione di Comuni “Unione Lucana del Lagonegrese-Mercure,Noce,Sinni” per formalizzare le osservazioni e le riflessioni che il documento mi ha suggerito.
Innanzitutto non si può non evidenziare la mancanza di dibattito e di riflessioni su un documento così importante e delicato, io direi epocale per le nostre comunità. L’auspicio è che, per quanto ancora possibile, si provvederà a recuperare questa grave inadempienza.
Nel mentre il governo nazionale ci ripensa e rinvia tutto al prossimo 31.12.2015 e la legge regionale si impaluda in commissione, i “nostri Sindaci” accelerano sull’atto che, secondo il parere dell’Anpci, è l’anticamera della perdita dell’autonomia e dell’identità dei comuni più piccoli.
Recenti dati Istat hanno dimostrato che nei comuni con popolazione fino ai 5000 abitanti il costo dei servizi è il più basso mentre superati i 15.000 abitanti lievita notevolmente. Allora perchè si continua a mentire continuando a dire che la prima ragione per cui è conveniente mettersi insieme è per ottenere riduzione della spesa? Anche il ministero dell’economia si sta rendendo conto che le Unioni provocano aumento della spesa pubblica per cui è il caso di rivedere le norme emanate fin qui dai vari governi. La stessa Corte dei Conti denuncia il flop delle unioni che anzichè generare risparmi generano costi aggiuntivi....
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