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Tagli finanziamenti per i costi della politica

20 giugno 2010
Prosegue il progressivo depauperamento dei finanziamenti statali, che colpisce soprattutto i piccoli Comuni che spesso, come più volte denunciato dall'ANPCI, non dispongono di risorse proprie sufficienti ad assolvere alle proprie funzioni istituzionali, con un aggravio di oneri ormai economicamente sempre più insostenibile. Ulteriormente, le modalità con cui vengono concretamente disposti per ciascun Comune tali tagli talvolta non sono chiare e non rispettano quanto stabilito dalla legge, come già censurato dal TAR Piemonte in riferimento ripartizione del taglio ai finanziamenti statali per presumibili maggiori introiti dalle rivalutazioni degli estimi catastali (sent. n. 2265/2009). In particolare, come noto, l'art. 2, commi da 23 a 31, della l. n. 244 del 24.12.2007 ha stabilito tutta una serie di previsioni volte a ridurre i cosiddetti "costi della politica" a livello locale. Il comma 31 ha previsto che "A decorrere dal 2008 il fondo ordinario di cui all'articolo 34, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, è ridotto di 313 milioni di euro. In sede di ripartizione delle risorse del fondo ordinario, come rideterminate ai sensi del presente comma, si tiene conto, anche sulla base di certificazioni prodotte dagli enti interessati, delle riduzioni di spesa derivanti, per ciascun ente territoriale, dall'attuazione delle disposizioni di cui ai commi da 23 a 31". In sintesi, la citata norma ha previsto la riduzione dei finanziamenti da parte dello Stato ai bilanci dei Comuni nella misura di 313 milioni di euro, stabilendosi che tale abbattimento di contribuzione (per ciascun Comune) sarebbe stato disposto "anche" sulla base delle certificazioni prodotte dagli enti interessati in ordine ai risparmi di spesa raggiunti in applicazione dei commi da 23 a 30 del detto articolo. Il successivo comma 32 ha previsto poi un rimborso parziale sul taglio per il solo 2008 per i Comuni che avessero inviato nei termini (31.10.2008) la detta certificazione (ai sensi del decreto del Ministero dell'Interno del 15.7.2008). A differenza di quanto avvenuto ad es. con l'art. 1 del D.L. n. 93 del 27.5.2008, non risulta stato però emanato un regolamento che disciplini compiutamente il citato meccanismo di ripartizione del taglio e tale regolamento non è contenuto nel decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 30.10.2009 , il quale, invero, si limita a quantificare nell'allegato al decreto "l'ammontare effettivo delle riduzioni di spesa conseguibili al 31 dicembre 2008" (ai fini però del rimborso parziale sul taglio operato, limitatamente al 2008). In sintesi, le certificazioni dei Comuni non dovevano essere necessarie al solo fine della quantificazione del rimborso parziale del taglio, ma anche e soprattutto in radice ai fini della ripartizione del medesimo taglio dei trasferimenti, che per certo è stato "operato", ma che non è allo stato possibile capire sulla base di quali specifici criteri. Pertanto, l'ANPCI ritiene tale taglio illegittimo in quanto la ripartizione sarebbe avvenuta su base meramente proporzionale e non quindi con riferimento alle dette certificazioni, come imposto dalla norma; in una vicenda analoga esiste già un precedente giurisprudenziale favorevole (cfr. la citata sentenza del TAR Piemonte n. 2265/2009). Conseguentemente, quantomeno per i Comuni che abbiano inviato la certificazione nei termini, potrebbe valutarsi di impugnare innanzi al competente TAR gli atti ministeriali che hanno disposto il taglio, di estremi ignoti oppure individuati se comunicati al Comune (presumibilmente nel mese di novembre), nel termine di 60 giorni dalla loro avvenuta conoscenza. L'ANPCI resta a disposizione per fornire se del caso ulteriori chiarimenti o supporto legale, per il tramite del presidente provinciale Fausto Francisca (sindaco.borgofranco.divrea@ruparpiemonte.it, 335 1380360), del segretario provinciale Alex Tua (assessore.cultura@comune.borgofranco.to.it) o direttamente dello Studio legale dell'On. Prof. Avv. Silvio Crapolicchio (segreteria@studiocrapolicchio.it, 06 6789842, 339 6042557). Fausto FRANCISCA ANPCI - provincia di Torino

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