Archivio Battaglie

23/11/2000 Documento assembleare

20 giugno 2010
23/11/2000 PROPOSTA DI DOCUMENTO ASSEMBLEARE PREMESSO Che in questi ultimi quattro anni siamo riusciti a portare nell’ agorà della politica Italiana le problematiche dei nostri Piccoli Comuni; Che siamo riusciti a far capire che i piccoli Comuni non vanno liquidati, ma vanno potenziati e sostenuti per una miglior tutela del territorio e per una miglior convivenza sociale; Che i nostri Comuni sono diventati soggetti politico-istituzionali indispensabili per lo sviluppo delle politiche degli enti locali CI IMPEGNIAMO Ad unire i nostri sforzi per rendere più incisiva la nostra piattaforma rivendicativa, già in gran parte presentata sotto forma di specifici emendamenti alla legge finanziaria 2001, attraverso una pressione congiunta e continua sulle istituzioni Repubblicane e sulle forze politiche parlamentari che consenta di rendere attuabili nel più breve tempo possibile le seguenti nostre proposte: 1. Riconoscimento e partecipazione dell’Associazione alla Conferenza Stato-Città e dunque al tavolo costituito tra Governo, Regioni, Autonomie locali per le riforme istituzionali al fine di salvaguardare le peculiarità dei piccoli comuni, nonchè l’integrazione del comma 1 agli art. 271 e 272 del Dec. Lgs. 18.08.2000 n°267: 2. Normative diversificate e specifiche per i piccoli Comuni: revisione T.U. Enti Locali (con particolare riferimento all’art. 109 del Dec.Lgs. 267/2000); 3. Mantenimento e potenziamento dei servizi in loco, anche la via informatica, per incentivare la presenza dell’uomo sul territorio, quale presidio indispensabile del territorio stesso, con particolare riferimento alle scuole, ai servizi postali e di telefonia pubblica, alla sanità, alla viabilità, ai trasporti; 4. Abolizione della norma che permette ad un amministratore di restare in carica per soli 2 mandati consecutivi (modifica art. 51 T.U. Enti Locali); 5. Eliminazione totale e definitiva della Tesoreria Unica per tutti i Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti; 6. Ripristino del mutuo di 150 milioni annuo a totale carico dello Stato per la realizzazione di opere pubbliche, senza vincolo di destinazione, necessarie per la vita della comunità e l’istituzione di un apposito fondo nazionale a sostegno dello sviluppo dei piccoli comuni; 7. Approvazione di una legge delega di riordino dei trasferimenti erariali da parte dello Stato degli EE.LL. che dia maggiore peso al fattore perequativo in favore dei piccoli comuni; 8. Esonero dei piccoli Comuni dal rimborso degli oneri per i permessi retributivi concessi da altri Enti Pubblici ai propri dipendenti per lo svolgimento delle funzioni pubbliche di cui all’art.24 della legge 265/99; 9. Imputazione dei costi di costituzione e di mantenimento dell’Agenzia per i Segretari Comunali al Bilancio dello Stato.

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