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14/03/2003 Manifestazione a Roma abrogazione 3° mandato
24 agosto 2010 Come annunciato dall’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, il 12 marzo 2003, a Roma, in Piazza Montecitorio, si è tenuta una grande manifestazione a sostegno della definitiva ABROGAZIONE LIMITE DI MANDATO almeno per i Sindaci dei Comuni di minore dimensione demografica. Erano presenti, con fascia tricolore e con i vessilli dell’Associazione, oltre 600 Sindaci provenienti da ogni parte d’Italia anche in rappresentanza di tantissimi altri Colleghi i quali, impossibilitati a partecipare di persona, hanno aderito con migliaia di fax e di telefonate. Numerosi Parlamentari, sensibili ai problemi delle “Micropoli”, sono intervenuti ed hanno espresso la loro posizione personale, o, in alcuni casi, del Partito di appartenenza nei confronti della discriminante che la norma attuale impone ai Sindaci limitando di fatto, anche la libertà di scelta dell’elettore. Successivamente, in corteo, hanno accompagnato la delegazione dell’ANPCI, composta dal Presidente Franca Biglio, dai Vicepresidenti e da alcuni componenti del Consiglio di Presidenza, a Palazzo Madama per l’incontro con il Presidente del Senato Sen. Marcello Pera. Al termine, la delegazione è tornata a Palazzo Montecitorio per essere ricevuta dal Presidente della Camera, On. Pier Ferdinando Casini. Quindi, a Palazzo Chigi ha conferito con il Dott. Sfrecola Capo di Gabinetto del Vice Presidente del Consiglio On. Gian Franco Fini e alto Magistrato della Corte dei Conti. Infine si è incontrata con i Sottosegretari On. Teresio Delfino e Michele Vietti che hanno assicurato il loro personale interessamento. Il Presidente del Senato, ha ricevuto la Delegazione alla presenza del Sen. Tomaso Zanoletti (Presidente dell’Intergruppo Parlamentare costituitosi con l’adesione di oltre 200 Parlamentari appartenenti ai più diversi schieramenti politici per lo studio ed il supporto dei problemi dei Piccoli Comuni) e del Segretario Generale del Senato Dott. Mallaschini. Alla delegazione è stato illustrato l’iter procedurale intrapreso dal DDL 1942 approvato dalla Camera e trasmesso al Senato il 22 gennaio scorso ed assegnato alle Commissioni I (Affari Costituzionali) e V (Bilancio) che lo esamineranno congiuntamente. L’esame in commissione, è iniziato il 13.03.2003. Il Sen. Zanoletti, ha dichiarato di farsi carico del coinvolgimento dell’Intergruppo Parlamentare affinchè l’emendamento, trovi una ampia sottoscrizione, facilitando così, il compito delle Commissioni che convocheranno l’ANPCI per consentire le opportune audizioni e valutare le ragioni addotte a supporto dell’abrogazione del limite di mandato. Il Presidente Pera ha assicurato che non appena le Commissioni si saranno espresse, la calendarizzazione per il voto in aula, sarà immediata. Si ha ragione di ritenere che, allo stato attuale, l’inserimento di un emendamento alla Realacci – Bocchino, sia il percorso più celere per arrivare ad una rapida soluzione del problema e per questo, nell’incontro avuto con il Presidente della Camera, On. Pier Ferdinando Casini, la Delegazione, ha chiesto di verificare se esiste la disponibilità a far sì che il Comitato di Presidenza della Camera, con un Suo atto, disponga affinchè i DDL riguardanti l’abrogazione del limite di mandato attualmente giacenti alla Camera, vengano trasferiti al Senato. Così facendo, si creerebbe la possibilità di un loro esame congiunto ed unificato già in prima lettura. All’incontro con il Presidente della Camera erano presenti: l’On. Guido Crosetto (Vicepresidente dell’Intergruppo Parlamentare e Sindaco di un Piccolo Comune della Provincia di Cuneo: Marene), l’On. Cabras (D.S. Responsabile EE.LL.), l’On. Chianale (D.S. Sindaco di Caluso Prov. TO), l’On. Merlo (Margherita), l’On. Nannicini (D.S.), e l’On. Panattoni (D.S.). Il Presidente Casini si è impegnato ad effettuare in tempi strettissimi tale verifica, e qualora avesse esito positivo, a trasmettere prontamente al Senato quanto di competenza, impegnandosi altresì formalmente a calendarizzare immediatamente alla Camera il DDL Realacci – Bocchino non appena licenziato dal Senato. Infine, nell’incontro avuto a Palazzo Chigi, la Delegazione ha riproposto tutte le problematiche inerenti il vincolo ricevendo assicurazione che sostanzialmente il Governo intende affrontare l’argomento in un prossimo incontro con il Ministro dell’Interno On. Giuseppe Pisanu al quale ha già esplicitamente richiesto di valutare la possibilità del superamento del limite di mandato almeno per i Sindaci dei Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti. La Delegazione, espressione esclusiva dell’ANPCI, riunitasi al termine degli incontri istituzionali, con i Sindaci che pazientemente hanno atteso in Piazza Montecitorio, ha stabilito il permanere dello stato di agitazione e di costituire un comitato di monitoraggio con il compito di seguire puntualmente ogni fase evolutiva. Ci rendiamo conto che il problema non e’ ancora risolto, la manifestazione organizzata dall’ANPCI e’ stata sicuramente utile per risvegliare l’attenzione delle Forze Politiche nei confronti di questo problema. Ora più che mai e’ necessario che ognuno di noi si impegni a sensibilizzare i Parlamentari del proprio collegio elettorale, affinchè l’emendamento dell’ANPCI venga inserito nel DDL 1942 e sia al più presto approvato. Come già richiesto nei precedenti comunicati e più volte ripetuto a Roma, e’ necessario che quotidianamente con fax , e-mail ognuno sensibilizzi e solleciti gli Organi di Governo, i Capi Gruppo di Camera e Senato oltre che le Segreterie politiche dei Partiti. Dobbiamo, se necessario, essere pronti ad una nuova manifestazione da organizzarsi quando il Senato sarà chiamato ad esprimersi. Il tempo a nostra disposizione è ormai limitatissimo e, attraverso l’apposito Comitato, dobbiamo assicurare un costante monitoraggio dell’iter Parlamentare senza escludere, qualora ci fossero dei riscontri negativi, altre azioni ancor più incisive da tenersi più specificamente in chiave politico-elettorale già dalla prossima tornata amministrativa per far emergere i comportamenti quanto meno ambigui che hanno sinora caratterizzato molti Parlamentari. Fin da ora e’ necessario però rinnovare il sostegno all’Associazione, quindi non appena perverranno le cartelle della Società di riscossione GEC siete pregati di provvedere e, quei Comuni che ancora non hanno aderito all’ANPCI , sono caldamente invitati a farlo poichè solo unendo le nostre forze riusciremo a difendere e valorizzare le specificità delle problematiche del nostri Piccoli Comuni. CONTIAMOCI PER CONTARE Le modalità di adesione sono riportate nella pagina finale dell’ultimo numero del giornale ANPCI che potete consultare anche sul sito www.anpci.it dove già si sono inseriti i testi dei precedenti comunicati e delle iniziative promosse a favore dell’abrogazione del limite di mandato, inoltre, alla casella “comunicazioni della Presidenza“ sotto la voce “struttura associazione” l’organigramma dell’associazione con indicati i Referenti Regionali ed i loro relativi riferimenti telefonici. Dal canto nostro ci impegniamo altresì con successivi comunicati a darvi puntuale informazione circa gli sviluppi che auspichiamo celeri e positivi. Marsaglia, 14.03.2003 Il Presidente Franca Biglio AGGIORNAMENTO SULL’ABROGAZIONE DEL LIMITE DI MANDATO ============= Come promesso nel Comunicato precedente 14.03.2003, manteniamo fede all’impegno preso e, a distanza di circa un mese dalla manifestazione tenutasi a Roma il 12.03.2003 facciamo il punto della situazione. Grazie al lavoro svolto dal Gruppo Interparlamentare, Presidente Sen. Tomaso Zanoletti e Vice Presidente On. Guido Crosetto, al costante lavoro svolto dal Comitato di monitoraggio e, alla Vs. collaborazione prestata con l’invio continuo di fax, l’attenzione su questo problema non è calata e, qualche segnale positivo, pur tra l’alternarsi di speranze e delusioni, si intravede. Sappiamo infatti che numerosi Parlamentari favorevoli all’abrogazione stanno rispondendo ai Sindaci: § Onorevole Giuseppe Cossiga: ….. sono ben lieto di percepire una forte “pressione” da parte di Sindaci responsabili ed amici. § Senatore Antonio Tomassini: ….. mi rendo disponibile ad appoggiare ogni iniziativa in merito. § Senatore Roberto Calderoli: ….. è nostra ferma intenzione continuare a sostenere l’abrogazione del limite. § Onorevole Luciano Violante: comunica che farà pervenire ai Senatori DS presenti nella 1° Commissione Affari Costituzionali copia delle nostre istanze e, insieme all’Onorevole Mauro Chianale presenta il PDL 1773 tendente a consentire un terzo mandato consecutivo per i Sindaci dei Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti. § Senatore Luciano Magnalbò Vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali: …..sarà mia cura appoggiare l’intervento nel prosieguo dei lavori parlamentari valutando l’opportunità di inserire la proposta emendativa all’interno del DDL 1942. § Il Presidente del Senato, Senatore Marcello Pera comunica: …..peraltro, a seguito delle intese intercorse con il Presidente della Camera, mi è gradito informarLa che, d’ora in avanti, l’iter dei DDL in questione (S. 132 e connessi) avrà seguito presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato…… § L’esame congiunto del DDL 1942 (Realacci-Bocchino) da parte della I° Commissione Affari Costituzionali e della V° Commissione Bilancio è stato temporaneamente sospeso e, pertanto, al momento non ci sono novità. Alla luce di quanto suesposto, abbiamo ragione di ritenere che l’ANPCI con la manifestazione del 12.03.2003, abbia contribuito in modo determinante, seppure da sola, a rimettere in moto gli Organi Legislativi per l’abrogazione della norma almeno per i Comuni di minore dimensione demografica. Seppure a piccoli passi ci stiamo avvicinando all’obiettivo. Siamo consapevoli che questo non è l’unico problema che affligge i Piccoli Comuni, ma, in questo momento, sappiamo che certamente, in ordine di tempo è il primo che deve trovare soluzione. Non ci possiamo più accontentare di semplici e vaghe promesse, al contrario, chiediamo tempi brevi e certi per la calendarizzazione del provvedimento e, al momento del voto, una nostra delegazione dovrà essere presente in aula. I motivi per i quali si è giunti all’elezione diretta dei Sindaci non sono certamente scaturiti dalle loro richieste o dalla loro sete di potere ….. ben altre sono state le cause che hanno portato a questa scelta! Purtroppo la sfasatura fra le varie scadenze elettorali ha già di fatto costretto troppi Sindaci a “dover lasciare”, obbligandoli, loro malgrado, a scelte che si sono rivelate sicuramente non vantaggiose nè per l’Amministrazione Comunale nè per i cittadini stessi, e, le imminenti elezioni di maggio ancora trovano insoluto il problema del limite di mandato. La legge impedisce la rieleggibilità del Sindaco uscente dal secondo mandato consecutivo, ma non prevede però, alcun divieto per la sua ricandidatura. Pertanto, i Sindaci che intendono comunque ricandidarsi, sono invitati a farlo, troveranno l’appoggio incondizionato dell’ANPCI contattando gli uffici di presidenza Solo l’elettore è l’arbitro più titolato per giudicare se la permanenza in carica del Sindaco possa essere più o meno lunga. Precludere, con un limite, le candidature quando a scegliere è il corpo elettorale è un giudizio di immaturità che la legge esprime nei confronti dell’elettore limitandone gravemente il suo ruolo attivo. A breve sarà convocato il Consiglio Direttivo dell’ANPCI e, se per allora, non emergeranno novità concrete e tempistiche certe, verranno vagliate e proposte nuove e più incisive azioni richieste a gran voce dagli associati, mentre già da ora, si sta attentamente esaminando la possibilità di avviare l’iter giurisdizionale necessario per arrivare ad un giudizio della Corte Costituzionale circa i non infondati dubbi di legittimità della norma. Nel frattempo è necessario che ognuno di noi continui a premere nei confronti di chi in questo momento è titolato ad esprimersi e perciò l’invito è di continuare ad inviare quotidianamente dei fax ai numeri sotto riportati della I° Commissione Affari Costituzionali ed a tutti i capigruppo del Senato oltre che ovviamente sensibilizzare anche personalmente gli eletti del Collegio di riferimento.