Archivio Battaglie

02/04/2002 Concessione aumento tranches di finanziamento

24 agosto 2010
Arturo Manera e l’A.N.P.C.I. ARRENDERSI O LOTTARE? Il supersindaco corre per vincere (pubblicazione da IL MATTINO Caserta del 29/03/2002,di Gianfrancesco D’Andrea) Il dado è tratto. Dopo anni ed anni di battaglie per rivendicare il proprio diritto a esistere, i Piccoli Comuni d’Italia hanno vinto un altra, importante, battaglia, ottenendo una legge ad hoc (all’esame delle Commissioni Parlamentari) che tuteli le piccole realtà al di sotto dei cinquemila abitanti. Una lotta che anche il Matese ha vissuto da vicino, considerato che il Vicepresidente dell’ Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia è il Sindaco del Comune di Ailano(Ce), Prof. Arturo Manera. “Era ora – spiega soddisfatto – che si cominciasse a parlare concretamente del futuro che attende le piccole comunità della penisola. L’interesse che oggi sta venendosi a creare nei confronti dei Piccoli Comuni – problema che interessa molto da vicino il comprensorio del Matese – segna una svolta decisiva per le prospettive di sviluppo legate ai centri minori. L’Associazione di cui faccio parte si è impegnata in prima linea per ottenere uno strumento legislativo in grado di fornire risposte concrete alla necessità di valorizzazione e promozione dei Piccoli Comuni”. L’altro giorno, a Roma, presso l’ufficio di Presidenza dell’ Anpci, si è tenuta un’altra riunione decisiva: “Abbiamo ottenuto – spiega il Prof. Manera – l’avallo ad un emendamento importante alla legge sui Piccoli Comuni. In pratica, è stato chiesto un aumento delle tranches di finanziamento da destinare ai centri minori nel settore delle opere pubbliche. L’emendamento, infatti, consentirà di assegnare una maggiore quota proprio ai Comuni che non superano i cinquemila abitanti. Sul piano delle infrastrutture e dei servizi i centri minori sono carenti e solo con una forte incentivazione potranno essere raggiunti determinati standard di qualità”. Una rivincita, dunque, dei Piccoli Comuni rispetto alle aree metropolitane. Una ricetta ideata appositamente per strutturare i servizi, creare le infrastrutture e puntare alla valorizzazione delle risorse paesaggistiche ed ambientali, per tentare la grande sfida del turismo. “La nostra battaglia - aggiunge il Prof. Manera – và avanti da più di un decennio e gli ostacoli incontrati lungo il percorso sono stati notevoli. Spesso abbiamo dovuto fronteggiare i colleghi dell’ Anci, che solitamente, sono portatori degli interessi di Comuni più grandi. Ma anche il rapporto con l’Uncem, l’organismo associativo di Comuni e Comunità Montane, spesso ha vissuto momenti di frizione”. Sullo sfondo di questa battaglia decennale, sono state smontate anche le teorie di quanti miravano ad un altro obiettivo, quello di ridurre il numero complessivo dei Comuni, mediante le cosiddette unioni o fusioni. Una scelta che, logicamente, avrebbe cozzato con il forte spirito municipalistico e campanilistico che contraddistingue in particolar modo le Piccole Comunità. Dalla legge che il Parlamento licenzierà in un futuro a medio termine, anche il Matese (con i suoi Piccoli Comuni di montagna, mal collegati, privi di determinati servizi essenziali, ma ricchi di risorse naturalistiche e culturali) avrà tutto da guadagnare, soprattutto per ridare coraggio e speranza ai giovani.

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